Una generazione di idioti?

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cheerleaderFinalmente è finita la scuola! finalmente non devo più trascinare Tommaso fuori dalle lenzuola, finalmente sia lui che sua sorella possono andare a letto e leggere quanto desiderano (senza più temere sia troppo tardi per la sveglia dell’indomani), finalmente variamo la ruotine di questi ultimi 9 mesi.

Come ogni fine che si rispetti abbiamo partecipato alle celebrazioni di rito, ovvero: la festa di fine anno scolastico organizzata presso l’istituto di Tommaso. La serata è stata nel complesso molto piacevole. Personalmente, ho avuto occasione di rivedere alcuni genitori che solitamente incontro di rado; quanto ai miei figli invece, sono spariti nel giro di 10 minuti mescolandosi sia ai compagni delle elementari di Tommaso, che ai ragazzini più grandi delle scuole medie.

Tempo un’ora da che sono seduta, e una serie di bambine allarmate (tra cui anche Isabella) mi si avvicinano per chiedermi di intervenire nei confronti di alcuni ragazzi più grandi (quelli delle medie) che a loro dire si stavano comportando “male”. Mah…penso; cosa starà mai succedendo?!

Cammina cammina e vedo alcuni adolescenti che piazzatisi nel giardino della scuola, giocano serenamente “a calcio” con il paralume sferico recuperato da un lampione lungo il vialetto (per l’occasione smontato). Per carità, nulla di grave; restava comunque da capire come mai, per divertisti, questi ragazzi avessero deciso di rischiare un danno alla loro scuola.

Mi avvicino loro, e decido di rivolgergli alcune domande: Ragazzi, vi farebbe piacere che qualcuno entrasse in camera vostra e vi smontasse il letto per saltare sulle molle delle reti? oppure è una cosa che usate fare voi e vi diverte…intendo giocare a rovinare il vostro arredo? perché in realtà è proprio quello che state facendo ora: la scuola è roba vostra, e anche questo lampione è roba vostra. Vi sembra intelligente rovinare ciò che vi appartiene? inoltre voi siete tutti ragazzi molto intelligenti…vero?

Tra risatine imbarazzate e sguardi persi a naso in su in cerca delle stelle del firmamento, uno di loro si muove, raccoglie da terra il paralume/palla, e lo risistema finalmente al suo posto (ovvero sul perno del lampione); tutti gli altri invece si siedono, e chi prima chi poi estraggono dalle tasche il loro smart-phone con cui iniziano a giocare, chattare, guardare foto, etc. (il tutto senza nemmeno rivolgersi la parola l’un l’altro).

Della serie: mi diverto, gioco e creo squadra se facciamo qualcosa di un pò “alternativo” (vedi la Teoria del rinforzo di J.W. Thibaut e H.H.Kelley, ovvero il gruppo come aggregato di persone che si sostengono vicendevolmente); altrimenti mi diverto, gioco e creo squadra con il mio smart-phone.

bambini - progresso - quoteA vederli, una gran tristezza. Mi sono venute in mente le parole di Einstein:

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.

Anch’io sono mamma, e anch’io sono alle prese con tutta una serie di amenità tecnologiche che spesso i miei figli conoscono di più e meglio di me. E malgrado le eventuali discussioni con loro, quello che più mi preme a riguardo è che ne facciano un uso opportuno e sensato. A me non crea disturbo discutere con loro a riguardo; a me disturba piuttosto immaginarli in compagnia di altri bambini e saperli incapaci di creare un sano divertimento, gioco e relazione.

Nelle occasioni in cui esco a cena, vedo un numero sempre più considerevole di bambini e ragazzini a tavola con IPad e Nintendo, intenti a giocare piuttosto che mangiare. E secondo voi questi dispositivi “multimediali” sono di supporto ai bambini…o piuttosto ai loro genitori?

Io non sono stata allevata con l’ausilio di questo genere di “baby sitter” tecnologici (non esistevano!), e non ricordo che mia madre e mio padre abbiamo mai rinunciato alla possibilità di uscire tutti insieme a pranzo o cena perché incapaci di gestire a tavola il comportamento mio e di mia sorella.

Ricordo di essere stata educata con la dovuta fermezza, e ora più che mai apprezzo il valore di quell’educazione e di quell’autorevolezza. Perché il mondo non ha bisogno di una generazione di idioti; il mondo ha bisogno di una generazione di persone ispirate, motivate, curiose, e amanti della vita vera.

Mi farebbe molto piacere leggere un tuo commento! lascialo nel box che trovi di seguito, grazie 😀

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