Un giorno una maestra inglese di una scuola elementare assegnò ai suoi alunni il compito di fare un disegno libero che rappresentasse qualcosa a loro piacimento.
Colmi di entusiasmo tutti i bambini estrassero dai loro zaini matite e pastelli per dare forma ad animali di vario tipo, case ed alberi, cieli ed arcobaleni e quant’altro l’istinto suggerisse loro di fare.
Passeggiando tra i banchi di scuola così da riuscire ad osservare i suoi studenti da vicino, la maestra regalava cenni di assenso e ammirazione a ciascuno di quei piccoli artisti in erba constatando quanto fossero creativi ed abili al tempo stesso.
Affascinata da una bambina particolarmente assorta e concentrata nella realizzazione del suo schizzo, si avvicinò chiedendole a quale soggetto nello specifico avesse scelto di lavorare.
“Sto disegnando il volto di Dio” rispose la bambina con reverenziale serietà.
“Ma quello che fai è del tutto impossibile” rispose bonariamente la maestra. “Come puoi disegnare il volto di Dio?! Che io sappia, nessuno l’ha mai visto!” aggiunse con un sorriso.
“Aspetti che finisca e così tutti allora lo vedranno” rispose la bambina senza alzare gli occhi dal foglio.
Questo in linea di massima quanto (si narra) realmente accaduto anni or sono.
Il racconto prevede anche che la maestra abbia sottratto alla bambina il foglio, lo abbia ridotto in piccoli pezzettini, e con fare perentorio si sia rivolta all’alunna suggerendole di disegnare qualcosa di realistico che evitasse di farle sprecare inutilmente del tempo.
Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile!
– Patrick Snow
Ebbene, oggigiorno non esisterebbe il motore otto cilindri se il sig. Ford non avesse osato addentrarsi oltre i confini dell’immaginabile .
Non solo.
Le donne molto probabilmente non indosserebbero i pantaloni se Elizabeth Smith Miller e Amelia Bloome, in barba alle accuse di oltraggio alla decenza, non avessero osato nel 1851 presentarsi in pubblico vestite di ampi pantaloni alla turca.
E sicuramente vivremmo ancora entro gli angusti limiti della segregazione razziale se Martin Luther King – in quel famoso dì del 28 agosto del 1963 – non avesse presentato il suo sogno all’America (“I have a dream…”) .
La logica è importantissima, ma come dice Einstein ha la capacità di portare solo da A a B. L’immaginazione invece…con l’immaginazione potrai andare dappertutto.
Chiaramente cercheranno di fermarti, di farti sentire sbagliato, di accusarti, e di riportarti entro i limiti dell’ordinaria quotidianità.
È normale sia così, perchè è naturale per la mente trasmettere segnali di paura e disagio dinanzi all’ignoto e alle potenzialità del suo caos.
Tuttavia non lasciarti fermare.
Ascolta il tuo sogno, compi il tuo disegno, permettiti di rischiare e soprattutto osa.
Perché solo facendo ciò che mai hai fatto otterrai ciò che mai hai avuto.
Ogni bene per te, Daria
Ps. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo coi pulsanti social che trovi più in basso e magari lasciami anche un tuo commento! Io sarò felicissima di leggerti