Quando distribuivano l’ansia io ero già in fila dalla sera prima per paura di arrivare in ritardo!
Anonimo
Ansia: un disturbo ormai molto comune tra le persone di qualsiasi ceto e nazionalità, indipendentemente dal sesso o dall’età (già a partire dai 12 anni si inizia a parlare di DAG – disturbo d’ansia generalizzato).
Non solo: pare che anche i nostri animali da compagnia (come cani e gatti) possano soffrire di veri e propri attacchi di panico e ansia da separazione, vivendo intensi momenti di disagio e difficoltà soprattutto se lasciati da soli.
Come gestire questa strana “bestiaccia” che ama colpire un pò tutti indistintamente, rendendo ingestibile la natura di ciò che la mente arriva a pensare ed il cuore a provare?
Facciamo una premessa importante: l’ansia è un’emozione assolutamente “onesta” al pari di tutte le altre che possiamo sperimentare (gioia, eccitazione, tristezza, etc.). Non ci sono emozioni migliori o peggiori di altre; le emozioni vanno tutte bene e sono tutte necessarie.
Ci sono piuttosto modi di vivere le nostre emozioni più o meno ideali per nostra salute e la salute di tutte le nostre relazioni.
L’ansia è una risposta emozionale naturale (oltre che funzionale) a tutte quelle situazioni in cui percepiamo minaccia o pericolo: prepara all’azione, focalizza attenzione e concentrazione, rende vigili, e permette di dare il massimo in ciò che per noi è importante ed è necessario fare.
I problemi insorgono quando fantastichiamo pericoli o minacce oltre il ragionevole, e permettiamo alla nostra mente di visualizzare situazioni tanto immaginarie quanto (purtroppo) reali.
Viviamo più a lungo dei nostri antenati; ma soffriamo di migliaia di ansie e preoccupazioni artificiali. Gli antenati affaticavano solo i muscoli, noi esauriamo la forza del più sottile dei nervi.
Edward George Bulwer-Lytton
Ogni pensiero che formuli ha un preciso riflesso a livello emozionale, ed è perfettamente naturale che serie crescenti di preoccupazioni richiamino nel corpo (di riflesso) effetti quali insonnia, sudorazione improvvisa, difficoltà respiratorie, mancanza di lucidità, tremori, etc.
Cosa fare dunque?
Date queste premesse, la risposta appare tanto scontata quanto impegnativa: tornare ad assumere il controllo dei propri pensieri, impedendo alla mente di saltare come una “scimmia” impazzita da un ramo all’altro di problemi il più delle volte immaginari.
Non nascondiamoci dietro un dito: non è robetta da tutti i giorni riuscire a gestire le mirabolanti bizze della mente. Tuttavia (tuttavia!) non è nulla certamente di impossibile, soprattutto se consideri che ogni cosa è difficile…prima di diventare facile
Muovendoci più nel concreto, ecco di seguito 4 utili strategie che potrai utilizzare per allenare con costanza (senza fretta, e senza sosta!) centratura e attenzione al momento presente:
#1. Muoviti
Un’indagine del 2006 pubblicata dalla rivista Psychiatry & Neuroscience, sottolinea come l’esercizio fisico abbia un effetto similare a quello degli antidepressivi: riduce i livelli di stress, protegge dalla depressione, facilita il riposo notturno, e supporta la formazione di nuovi neuroni nel cervello.
Ma c’è di più: sembra addirittura che i movimenti ripetitivi della corsa abbiano sul cervello un effetto calmante pari a quello della meditazione.
Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla.
Pierre de Coubertin
#2. Pratica Yoga
Una ricerca del 2007 pubblicata dalla rivista Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, ha evidenziato una significativa riduzione dei livelli di depressione, ansia e rabbia in tutti i partecipanti che avevano preso parte ad una lezione di yoga.
Attraverso una pratica di esercizi molto centrati sulla concentrazione e respirazione, lo yoga aiuta a rallentare i processi della mente permettendoti di calmare i pensieri e gli stati emotivi ad essi associati.
Gli attrezzi più importanti di cui hai bisogno per fare yoga sono il tuo corpo e la tua mente.
Rodney Yee
#3. Immergiti nella natura
Passeggiare all’aperto e immersi nel verde per almeno 20 minuti calma la mente, riduce lo stress e contribuisce alla riduzione di stati ansiosi (da uno studio del 2009 condotto da alcuni ricercatori giapponesi e pubblicato in Enviromental Health and Preventive Medicine).
La natura calma la mente e rafforza la memoria, restituendo vigore tanto al cervello che al corpo.
Non dimenticate che la terra si diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano intensamente giocare con i vostri capelli.
Kahlil Gibran
#4. Respira
Il respiro è tra gli strumenti di guarigione più potenti a disposizione di ogni essere umano.
Studi recenti hanno dimostrato come dei semplici cicli di respirazione profonda e consapevole siano utili a liberare i blocchi emozionali, riportare lucidità alla mente, distendere le tensioni del corpo, regolare ritmo cardiaco e pressione arteriosa, e mantenere sotto controllo i tanto temuti ormoni dello stress (come adrenalina e cortisolo).
Il respiro è ciò che ci connette alla vita e ci richiama ad essa tutte le volte che siamo in balia delle nostre tensioni e paure. Il respiro è il ponte che collega la vita alla coscienza, che unisce il corpo ai nostri pensieri. Ogni volta che la vostra mente si disperde, utilizzate il respiro come mezzo per prendere di nuovo in mano la vostra mente. Thich Nhat Hanh
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