Thich Nhat Hanh è un monaco buddhista attivista per la pace (nel 1967 Martin Luther King lo ha candidato Premio Nobel per la Pace) molto conosciuto anche in qualità d’autore di numerosi libri di profonda saggezza e ispirazione spirituale.
In tema di rabbia (emozione assolutamente “scottante” che molte persone etichettano come negativa e fuori luogo) ti suggerisco ora d’ascoltare l’intervento in risposta ad una giovane bambina che gli chiede in che modo sia possibile liberarsene.
Poche parole di una saggezza strabiliante.
E se sei genitore e hai dei figli considera l’impatto meraviglioso che un insegnamento di questo tipo potrebbe avere nella loro vita <3
A te scoprirne subito di più cliccando sul link che segue >>>
Il video è sottotitolato in inglese (selezionando l’opzione). Qualora avessi difficoltà con la lingua, ti offro di seguito la mia traduzione in italiano riadattata al formato scritto in modo da rendere il testo più discorsivo.
Domanda: Quando sono arrabbiata in che modo posso far uscire la mia rabbia?
Risposta: Tu pensi che la rabbia arrivi dall’esterno, entri dentro di te… e ora vuoi farla uscire fuori?
Sei sicura che la rabbia arrivi dall’esterno?
Questa è una domanda che conta… (risate)
In Plum Village noi impariamo come avere a che fare con la rabbia e in che modo prenderci cura di lei.
La rabbia non è qualcosa di piacevole. È come il fango.
Ma senza il fango non possiamo far crescere i fiori di loto. Quindi il fango è utile, alcune volte…così anche la rabbia è utile, alcune volte.
Così forse non dovresti far uscire la tua rabbia e sbarazzarti di lei. Se sai farne un buon uso, puoi servirtene per far crescere il fiore di loto della pace, della gioia, del perdono.
Questo è un insegnamento molto profondo qui in Plum Village su cui abbiamo lavorato e imparato.
La rabbia non proviene dall’esterno ma dall’interno.
Poiché non comprendiamo: questo è il motivo per cui non riusciamo ad amare.
Ma se osserviamo in profondità e ascoltiamo in profondità, saremo in grado di comprendere.
E quando comprendiamo, c’è amore.
E quando c’è amore la rabbia si trasforma.
Non devi prendere la rabbia e gettarla via, perchè è qualcosa che si può usare.
E se mantieni questa rabbia nella comprensione, nella compassione…allora la rabbia si trasforma in qualcosa che è come l’amore…come la compassione.
Voglio farti un esempio.
Un ragazzo/a stamattina ha detto qualcosa di poco piacevole su di te, e ci sei rimasta male.
La rabbia è in arrivo, e se non sei un praticante esperto di solito hai voglia di rispondere con un pugno a quel ragazzo o a quella ragazza così da punirlo/la.
Questa è la rabbia che esiste dentro ciascuno di noi.
E questo tipo di rabbia è come una sorta di fango che offusca ogni cosa.
Quindi è essenziale essere consapevoli che dobbiamo controllare quel fango di rabbia evitando che offuschi noi e ogni altra persona.
Perciò potresti respirare con calma, consapevolmente, e guardare quel ragazzo o quella ragazza.
E cosa vedi in loro?
Vedi che in lui c’è della violenza. Vedi che in lui/lei c’è rabbia e sofferenza.
Se quel ragazzo o quella ragazza fossero felici, non avrebbero detto quelle cose brutte.
Lui o lei non avrebbero agito in quella maniera.
Ma non c’è felicità dentro di lui ed è per questo che soffre.
E quando soffre in quel modo lui vuole solo far uscire il suo dolore dicendo qualcosa di brutto su di te o facendo qualcosa di poco gentile verso di te.
Lui pensa che comportandosi in questo modo soffrirà meno…ma in realtà non è una cosa molto intelligente da fare.
Così quando guardi questo ragazzo e vedi che è infelice…che rabbia o violenza sono dentro di lui e che non è in grado di gestire la sua infelicità…sai anche che questo è il motivo per cui soffre.
E quando qualcuno soffre in questo modo è naturale faccia soffrire anche tutte le persone che gli sono accanto.
Così quando osservi le rabbia che lui/lei ha dentro di sè…e comprendi il motivo di quella rabbia…non sei più in collera verso di lui.
Povero…piccolo ragazzo. Povera…piccola ragazza.
Soffrono.
Io non voglio punirlo e farlo soffrire di più.
Io voglio che lui soffra di meno.
E così gli sorridi.
E gli dici:” Mio caro amico, lo so che stai soffrendo. Non sono arrabbiata con te nonostante quello che hai detto su di me.
Anche se ti sei comportato in quel modo con me non sono arrabbiata con te.
Perché capisco che soffri molto.
Quindi non ti voglio incolpare. Non sono arrabbiata con te.
Inspiro ed espiro.
Ti capisco, e questo è il motivo per cui non ce l’ho con te. Io non soffro”.
Tu sei una brava praticante. Lui resterà sbalordito.
Molte altre persone agirebbero diversamente.
Lo/la colpirebbero dicendo qualcosa di molto cattivo. Ma tu non lo farai. Tu agirai in una maniera molto diversa…con tenerezza, con amorevole gentilezza…e sorriderai.
E lui resterà sbalordito.
E un bel giorno ti domanderà: “Come hai fatto ad agire in quel modo? Quando qualcuno dice o fa nei tuoi confronti qualcosa di molto cattivo tu riesci comunque a mantenere la calma…la pace. Come fai?!”.
E allora gli racconterai di come sei giunta a Plum Village, di come hai appreso a respirare consapevolmente e a riconoscere la rabbia dentro di te.
E di come la rabbia che è dentro di te ti abbia permesso di riconoscere la rabbia che è in ogni altra persona.
Così tu arrivi qui che sei molto giovane e impari tutte queste cose meravigliose che potrai condividere con i tuoi amici non appena tornerai a scuola.
[suono della campana]
- Quale passaggio del video ti ha colpito di più?
- Che visione hai ora della rabbia?
- Hai trovato interessante questo contributo? Per quale motivo?
Ti aspetto nei commenti più sotto
Ogni Bene per Te, Daria