L’uomo è programmato per vivere 180 anni. Se non arriva a questa età le cause vanno ricercate nell’alimentazione non corretta, negli stili di vita inadeguati e negli ambienti che ne accelerano l’invecchiamento. Robert Gallo, scienziato americano co-scopritore del virus HIV
Passeggiando per strada in una tranquilla giornata infrasettimanale, del tutto casualmente mi imbatto in un vecchio compagno delle scuole elementari che non vedevo da tempo immemorabile.
Facendo due rapidi calcoli, è possibile siano passati circa 30 anni dall’ultima volta che io e lui ci siamo incontrati (giorno più, giorno meno!), tuttavia con grande piacere noto che entrambi non manchiamo di riconoscerci e salutarci.
I cambiamenti sono evidenti per entrambi, ma certamente per nulla radicali.
Di più: non so se per galanteria o obiettiva considerazione, il mio interlocutore osserva come sia rimasta “sempre la stessa, anzi…perfino migliorata dallo scorrere degli anni”.
Lo saluto con un sincero sorriso di compiacimento e mentre cammino considero come il tempo sia effettivamente un alleato imprevedibile: 10 anni possono sembrare il doppio sul viso di alcuni…e la metà invece sul volto di altri.
Tuttavia (come dimostra la scienza) esistono 3 piccoli segreti in grado di far la differenza per la salute, l’estetica ed il benessere fisico di chiunque; 3 semplici segreti che permetteranno anche a te di dimostrare 10 anni in meno di rughe…e 10 anni in più di vita.
3 pratiche quotidiane di assoluto benessere che tutto hanno a che fare con l’organo meno conosciuto e più sottovalutato del tuo corpo: il cervello.
Il più grande territorio non sfruttato del mondo si trova sotto il tuo cappello. Harvey B. Macka
Sei curioso di saperne di più? Sei subito accontentato
#1. Cammina
Camminare per 40 minuti al giorno 3 volte alla settimana, permette di rinnovare il ricambio delle cellule cerebrali e sostenere un fattore di accrescimento (denominato Bdnf – brain derived neurotropic factor) che contribuisce a migliorare la mente in termini di memoria, attenzione e plasticità.
Ad affermarlo è il Prof. Enzo Soresi, medico chirurgo specializzato in malattie polmonari ed oncologia clinica, ed autore del libro “Il Cervello Anarchico” (ristampato già quattro volte).
Non bastasse: uno studio australiano del George Institute for Global Health condotto nell’arco di 15 anni su un campione di 3000 persone, ha evidenziato come aumentare quotidianamente il numero di passi da 1000 e 10 mila, per 7 giorni su 7, riduca il rischio di mortalità del 46%.
Terry Dweyer (autore dello studio) aggiunge: “L’esercizio può essere un mezzo potenziale per aumentare la longevità. Sappiamo da questa ricerca che il numero di passi quotidiani è inversamente associato alla mortalità da qualsiasi causa. […] I pedometri e i congegni per misurare l’esercizio sono ormai a portata di mano di tutti e tutti se ne dovrebbero avvantaggiare”.
Non perdere la voglia di camminare: io, camminando ogni giorno, raggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata… ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati… Perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene.
Bruce Chatwin
#2. Mangia bene e…non solo
Una serie accurata di studi scientifici condotto Da Gianni Pes e Michel Poulain ha individuato delle aree geografiche (5 per la precisione) in cui è possibile vivere fino a 100 anni riducendo significativamente l’incidenza di malattie mortali quali per esempio il cancro.
Queste aree (denominate Blue Zones) annoverano l’italianissima Sardegna, l’Isola di Ikaria in Grecia, Okinawa in Giappone, la penisola di Nicoya in Costa Rica e il villaggio di Loma Linda nella California meridionale.
Quali sono i fattori che permettono agli abitanti cotanta salute e longevità?
Essenzialmente quattro:
- una regolare attività fisica (i nativi di queste zone si spostano per lo più a piedi)
- una dieta ricca prima di tutto di frutta e legumi
- una rete sociale che valorizza la famiglia e i rapporti umani
- una fede religiosa
Tralasciando l’aspetto legato all’attività fisica (di cui ho parlato in precedenza) per passare in termini concreti a quello nutrizionale, i giapponesi della Blue Zone Okinawa mangiano per esempio molto pesce, bevono thè al gelsomino (contrasta i radicali liberi), e scelgono carboidrati a basso indice glicemico (per es. il riso integrale). Infine, completano ogni pasto (MAI abbondante) con porzioni di frutta e verdura.
Di beneficio più propriamente psicologico invece l’aspetto sociale e fideistico.
L’essere umano è l’essere sociale per eccellenza: lo stesso Maslow identificò i bisogni relazionali, di cooperazione e di appartenenza come essenziali al benessere e sviluppo individuali.
Ecco perché si registra un bassissimo turnover in tutte quelle aziende attente alla dimensione umana dei dipendenti (è il caso per esempio di Yahoo, che riserva persino un orto a libero uso dei propri lavoratori). Ecco perché (anche in ambito religioso) si parla di comunità e mai di individualità.
Un dolore condiviso è un dolore dimezzato. Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata. Proverbio
Quanto possono essere logoranti l’esclusione sociale e la mancanza di un riferimento familiare sicuro e rassicurante?
E quante volte la medicina ha alzato le mani dinanzi a guarigioni spontanee operate per mezzo di miracoli (il punto di vista del credente) o per opera di pura suggestione mentale (il cosiddetto effetto placebo)?
#3. Leggi e impara
La lettura non costituisce solo un ottimo allenamento mentale (stimola la concentrazione, l’attenzione e previene il declino cognitivo), ma può addirittura allungare la vita.
Uno studio della Yale School of Public Health pubblicato sulla rivista “Social Science & Medicine” ha dimostrato come leggere più di tre ore e mezzo alla settimana riduca le probabilità di morte fino al 23%.
Non solo leggere fa bene in generale (dai un’occhiata a questa infografica per saperne di più), ma allunga la vita.
Quando ci impegniamo a leggere o a compilare le parole crociate, le staminali vengono catturate dalla zona dell’encefalo interessata a queste attività. Se io oggi sottopongo la sua testa a una scintigrafia e poi lei si mette a studiare il cinese, fra tre anni in un’altra scintigrafia vedrò le nuove mappe cerebrali che si sono create per immagazzinare questa lingua. Prenda i tassisti di Londra: hanno un ippocampo più grande perché mettono in memoria la carta topografica di una città che si estende per 6 miglia. Enzo Soresi
Infine (e soprattutto)….
….dimenticati dell’età (una pura convenzione sociale) e ricorda che un uomo potrà dirsi veramente vecchio solo quando i suoi sogni avranno ceduto il posto ai rimpianti.