“Tutto è energia, e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati sulla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica”.
– Albert Einstein
Ho appreso in questi giorni dal web una notizia molto interessante oltre che commovente: sai come curano i piccoli pazienti malati di cancro al centro oncologico di San Paolo (A.C. Camargo Cancer Center)?
In un modo a dir poco creativo, oltre che estremamente propositivo sia sul profilo fisico che su quello mentale.
L’ospedale ha dotato il reparto di contenitori per flebo rigidi dai colori accattivanti, ciascuno recante in bella vista lo stemma di un famoso supereroe dei cartoons (come per es. Superman, Batman, Lanterna Verde, etc.).
Secondo te per quale ragione hanno camuffato i soliti (e assolutamente anonimi) bustoni per flebo di plastica con tale sapiente diversivo?
Molto semplice: perché grazie a questo piccolo stratagemma, ogni bambino è facilmente condizionato a credere che la terapia contenuta in ciascuno di quei particolari recipienti di plastica, sia in realtà una Superformula in grado di aiutarli a vincere la loro personale battaglia contro la terribile malattia che li ha colpiti.
In questo modo ogni piccolo paziente sa di avere al proprio fianco l’energia ed il sostegno di un grande ed invincibile supereroe, e così ai loro occhi nessun traguardo sarà impossibile da raggiungere (come accade al supereroe) e soprattutto, in questo modo, ogni bambino si attiva sia sul piano fisico che su quello mentale per la propria guarigione.
In campo medico il cosiddetto “effetto placebo”è un fenomeno ormai noto e riconosciuto, e si tratta dell’ influenza esercitata da emozioni/ aspettative/ convinzioni sui processi di guarigione fisica.
In altre parole, il solo fatto di credere che qualcosa possa aiutarti a stare meglio è sufficiente a farti sperimentare un reale stato di benessere anche sul piano fisiologico.
Quindi credere per esempio che la pastiglia che assumi per il mal di stomaco sia terapeutica ed efficace per la tua guarigione, può essere sufficiente ad indurti un reale stato di benessere fisico per quanto magari quella pastiglia…non contenga nessun principio attivo ma sia banale saccarosio (zucchero).
Al contrario un medico che esprime al paziente scarso ottimismo circa l’evoluzione clinica della malattia in corso, è in grado di condizionare negativamente le aspettative dell’assistito con un conseguente peggioramento generale del suo stato di salute.
Quest’ultimo fenomeno è noto come “effetto nocebo”.
E come per l’ambito medico, anche in qualsiasi altro contesto di vita e relazione è indispensabile essere consapevoli dell’impatto (più o meno positivo) che la mente può esercitare a tutto tondo nella qualità delle tue esperienze.
Ciò che pensi si trasforma in ciò in cui credi (ciò che assumi a verità personale), e ciò in cui credi ti consegnerà inevitabilmente tanto ai tuoi comportamenti quanto al tuo destino.
Svilire per esempio le tue capacità, cedere alla tentazione del biasimo e delle lamentele, negarti la possibilità di essere positivo e propositivo, a che genere di risultati credi ti condurrà?
Credi che questo genere di pensieri e atteggiamenti siano di supporto all’espressione dei tuoi talenti?
Criticarti è veramente una strategia vincente per accedere al meglio delle tue risorse ed aspirare al meglio delle tue possibilità?
Sarebbe un po’ come crederci architetti con l’ambizione di costruire qualcosa su un terreno di sabbie mobili: un’impresa insensata e boicottata in partenza!
Immagina di essere un allenatore sportivo, e vediti mentre tu e la tua squadra siete negli spogliatoi prima della grande partita: in che modo scegli di incoraggiare ogni singolo giocatore a dare il meglio di sé?
Cosa dirai? Quali suggestioni evocherai per condurre il tuo team in campo con un significato pieno di possibilità, energia e fiducia?
Avrebbe senso mortificare gli atleti enfatizzando i loro punti di debolezza?
O piuttosto converrebbe sostenerli valorizzando i loro punti di forza?
Questo è anche quello che puoi fare con te stesso, ogni giorno, per qualsiasi esperienza e situazione!
Ogni giorno attraverso ciò che pensi, credi e fai, puoi essere il tuo miglior allenatore (e alleato) piuttosto che il tuo peggior nemico.
Ecco perché diventa così importante per guarire da una grave malattia, credere che un ago stia iniettando una Superformula nel tuo corpo.
Ecco perché per trasmettere i tuoi talenti al mondo, è indispensabile credere che ciò che vuoi…puoi.
Sintonizza la tua mente ed i tuoi pensieri verso gli obiettivi che desideri raggiungere, evita di disperdere le tue energie svilendo chi sei e negando chi potresti essere edallena la tua mente a cogliere le infinite possibilità tutte attorno a te piuttosto che lamentare le difficoltà.
Questa, come disse Einstein, non è filosofia, questa è fisica.
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