John Gottman, Professore emerito di Psicologia all’Università di Washington nonché fondatore del noto Love Lab di Seattle (Seattle Marital and Family Institute), attraverso oltre 40 anni di ricerche approfondite sulla vita di coppia e analisi sperimentali sul campo, ha identificato 6 elementi killer in grado di uccidere irrimediabilmente qualsiasi rapporto di coppia nell’arco di 6 anni circa.
Si dice che Gottman sia a tal punto competente e autorevole in materia da comprendere istantaneamente se una coppia sia destinata al divorzio piuttosto che a felici trascorsi ancora tutti da assaporare.
E il 90% delle volte non sbaglia.
Approfondiamo subito l’argomento e vediamo insieme quali siano questi 6 comportamenti capaci di portare alla disfatta ogni unione apparentemente solida e di lungo corso.
#1. Criticare
Esprimi pure il tuo disappunto rispetto ad un comportamento che non approvi nel tuo partner, ma fai attenzione ogni volta che formuli delle critiche verso la persona/l’individuo.
Un conto è dire: “Sei il solito menefreghista! Continui a guardare la televisione e non mi degni di una parola”.
➜ Altra cosa affermare: “Anziché continuare a guardare la televisione cosa ne diresti di raccontarci la giornata appena trascorsa?”.
Evita di biasimare chi hai di fronte, esprimi il tuo disappunto limitatamente ad uno specifico comportamento, e formula una richiesta ben precisa.
Diversamente (Gottman docet) la fine è vicina.
#2. Stare sulla difensiva
Ovvero: scaricare sull’altro la responsabilità dei propri errori e mancanze nel tentativo di giustificarsi.
ESEMPIO: “Non ho preparato la cena perchè tu non me ne hai dato il tempo”.
In questo modo il messaggio che implicitamente viene comunicato è qualcosa del tipo: “Il problema sei tu, non io” con conseguente esasperazione della tensione e del conflitto.
L’alternativa ideale è assumersi la propria parte di responsabilità proponendo una soluzione praticabile alla situazione.
OVVERO ➜: “Devo imparare a gestire il mio tempo e organizzarmi meglio. Prepariamo subito qualche cosa di semplice con quello che abbiamo in dispensa?”
#3. Scusarsi solo a parole
Ogni coppia (come del resto tutte le persone che abbiano un qualsiasi tipo di relazione) prima o poi farà i conti con incomprensioni, litigi e malintesi figli del personale punto di vista e convinzioni.
Tuttavia l’aspetto da considerare non è tanto il momento isolato di sfogo e tensioni, quanto la volontà a posteriori di impegnarsi reciprocamente per riparare al danno emotivo compiuto.
Diversamente il rischio è trascinare ferite che diventino a tal punto infette da ammalare inesorabilmente l’intero rapporto.
➜ Ma bada bene: non serve a nulla pronunciare sterili parole di scuse.
“Le scuse funzionano solo se la persona che si sta scusando ha capito il dolore che ha causato all’altra. E per capirlo bisogna confrontarsi e condividere gli stati d’animo: solo allora potrà farsi strada l’empatia, la presa di responsabilità e le scuse verranno accettate”. (- J. Gottman)
#4. Fare ostruzionismo
Ovvero: erigere muri di silenzio marmoreo e forzato distacco.
Tutto questo capita quando la coppia litiga ed emotivamente si allontana, MA ➜ indipendentemente dalle difficoltà percepite e lo stress accumulato, evita di chiuderti…entra in empatia con tuo partner…e lancia/cogli cenni di incoraggiamento allo scambio e alla relazione.
I muri a lungo andare diventano sempre più alti, bui e impenetrabili; e a quel punto sarà addirittura impossibile farvi una breccia e riportare la luce.
#5. Manifestare disprezzo
“In qualsiasi forma si manifesti il disprezzo è velenoso perchè trasmette disgusto. È praticamente impossibile risolvere un problema quando uno dei due partner vuole annientare l’altro facendolo sentire senza valore”. (- J. Gottman)
➜ Secondo Gottman è proprio questo il più potente predittore di divorzio e la causa assoluta di ogni rottura irreparabile: il disprezzo.
#6. Trascurare il valore dei piccoli gesti
Un fiore inaspettato, un romantica cena a sorpresa, un abbraccio nel cuore della notte: l’amore si nutre di momenti semplici e gesti d’affetto spontanei figli di un messaggio ed un intento ben precisi.
Ovvero: ➜ costantemente, continuamente, quello che voglio e che tu sappia e senta che sei prezioso/a per me.
“Nella vita reale il rapporto si nutre di piccoli gesti banali: ogni volta che fate sapere al vostro partner che tenete a lui nella quotidianità, voi alimentate la fiamma”. (J. Gottman)
Ora la parola a te:
- Ritrovi alcuni di questi punti nello schema attuale o passato della tua relazione di coppia?
- Rispetto a cosa senti di aver bisogno di lavorare col tuo partner?
- Che qualità stai vivendo nella tua relazione sentimentale? In ragione di quali fattori?
Ti aspetto nei commenti più sotto felice di leggerti…grazie