Quella che sto per raccontarti è una una storia che spesso utilizzo durante le mie sessioni di life coaching, augurandomi ti sia d’aiuto per comprendere l’importanza delle azioni come veicolo per raggiungere un obiettivo.
Non dirò nulla di nuovo; se hai già letto i miei post precedenti sulla legge di attrazione saprai sicuramente quanto sia essenziale definire quello che vuoi raggiungere e tradurlo sul piano concreto di gesti e azioni congruenti realizzate allo scopo. Al contrario ti manterresti su un livello prettamente teorico e non pratico.
Quello che faremo oggi sarà esplorare attraverso una storia l’importanza di compiere azioni efficaci per varcare il traguardo di risultati specifici.
Perché una storia?
Perché desidero parlarti sollecitando la componente creativa della tua mente: l’emisfero destro, ovvero la parte analogica e intuitiva. E perchè sappiamo bene quanto sia piacevole ascoltare le storie
La storia dell’anello perduto, ovvero cosa NON fare per raggiungere un obiettivo importante.
In una bellissima giornata di sole, una signora sta cercando qualcosa nel suo giardino.
E’ china e rimesta continuamente tra l’erba per cercare ciò che ha smarrito.
Un signore che nel frattempo passa per la strada e la vede, vedendola affannata e con l’aria disperata, le chiede:“Signora, cosa sta facendo? Ha forse bisogno di aiuto?”
La signora si alza, guarda il tizio che le ha appena rivolto la parole e risponde:
“Ho perso il mio anello, un anello di grande valore e lo sto cercando disperatamente perchè ci tengo moltissimo.”
L’uomo in strada la rassicura dicendole che insieme sarebbe stato più facile ritrovarlo, e si offre di aiutarla.
Così, dopo aver varcato il cancello del giardino anche l’uomo inizia a cercare palmo palmo questo prezioso anello tra l’erba e i cespugli.
Dopo un po’ di tempo dell’anello nessuna traccia, e l’uomo si rende conto che l’impresa è del tutto impossibile.Rivolgendosi alla donna dice:
“Mi scusi signora, ma lei è proprio sicura di aver perso il suo anello?”
“Ma certo, non lo trovo più, ovvio che l’ho perduto!”
E l’uomo: “Ma è proprio sicura di averlo perso qui in giardino?”
E la donna: “A dire il vero non ne sono sicura”
L’uomo: “Come no signora? E allora perchè noi siamo qui a cercarlo?”
La donna: “Beh, perchè in giardino c’è più luce e vediamo meglio. Forse l’ho perso in casa, ma in casa è così buio che sarebbe troppo difficile ritrovarlo…”
Sembra una vicenda inverosimile, tuttavia quante volte noi agiamo in ragione di quello che riteniamo più semplice attuare o realizzare, o che sia all’interno della zona di comfort delle nostre abitudini e stile di vita?
E quanto questo stile, in modo del tutto inconsapevole ci boicotta e ci trattiene realmente dal raggiungere un obiettivo desiderato?
Ecco allora che inevitabilmente ci chiediamo: perchè non sto ottenendo quello che voglio?
Perché la sorte mi rema sempre contro?
Beh… forse perchè in realtà non stiamo facendo nulla di utile.
Forse perchè continuiamo a rimanere nel vecchio range delle nostre abitudini, di ciò che conosciamo e di ciò che riteniamo sia più semplice fare (perchè cambiare si sa…è difficile e impegnativo).
Anche se all’inizio abbiamo detto che la cosa importante è smettere di procrastinare e iniziare ad agire, tieni sempre a mente però che non c’è cosa più sbagliata del fare ripetutamente ciò che in realtà NON è utile nè corretto venga fatto. Così facendo, consolidiamo una vecchia e mala abitudine col risultato di imprigionarci in una serie di comportamenti stagnanti che ci impediranno di avanzare e migliorare.
Forse avrai sentito anche tu come spesso e volentieri, anche da un punto di vista sportivo (facciamo l’esempio dello sci) sia molto più semplice insegnare ad un bambino che non abbia mai messo gli sci in vita sua, piuttosto che correggere nella postura o nella tecnica un ragazzino che abbia già iniziato a sciare da due o tre anni e che magari stia compiendo una serie di movimenti del tutto scorretti.
Ma perchè è più difficile perfezionare?
Semplicemente perchè c’è più lavoro da fare.
Bisogna prima sgomberare le vecchie abitudini, e solo successivamente allenare quelle nuove.
Questo è ciò che di frequente dobbiamo fare nella nostra vita quando vogliamo raggiungere un obiettivo, soprattutto se si tratta di un obiettivo importante.
Dobbiamo necessariamente affermare e rafforzare l’idea di dover fare qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso, qualcosa che sfidi le nostre capacità permettendoci di saltare oltre la linea di confine della zona di comfort all’interno della quale ci siamo sempre mantenuti.
Quindi smetti di fare solo e sempre le medesime cose, smetti di agire nell’ottica di ciò che ti è familiare e nell’ottica di ciò che è più semplice. Se vuoi raggiungere un obiettivo ambizioso, ambiziose saranno necessariamente anche le azioni, capacità e risorse che ti verranno richieste e che avrai bisogno di allenare.
Esci dal recinto di quello che ti è familiare e che ti impegna in azioni fine a se stesse, perchè ciò che conta non è muoverti e basta, ma muoverti in una direzione che sia congruente e in linea con quello che desideri (nb. è essenziale sia efficace, e non necessariamente facile!).
A nessuno è mai stato detto che sarebbe stato semplice; l’importante è che sia possibile.
Diversamente, se andrai a cercare sempre all’interno del recinto di quel giardino fatto di situazioni e comportamenti familiari, è ovvio che più di tanto non avanzerai mai.
- Qual è quel brillante, quell’obiettivo prezioso che stai cercando nella tua vita?
- Da cosa è composto, da quale tipo di schemi comportamentali è costituito quel giardino familiare in cui continui a muoverti purtroppo con dei risultati poco soddisfacenti?
- Verso quali nuovi stili di azione e di comportamento, magari non del tutto familiari, hai bisogno di spingerti perchè sai essere finalizzati e utili al raggiungimento di ciò che è prezioso per la tua vita?
Rispondi a queste domande scrivendo le tue risposte nei commenti qui sotto. Sarò felice di leggerti e di risponderti