Persone di successo e realizzate, hanno in comune una serie di strategie precise che permettono loro di coronare sia obiettivi personali che inestimabili patrimoni economici.
Del resto, nessuno è mai arrivato in cima all’Everest per caso.
Leggendo alcuni resoconti relativi alle spedizioni organizzate oltre i cosiddetti ottomila, sono innumerevoli le variabili da concertare per favorire la fortuna della scalata: una adeguata preparazione atletica, le bombole d’ossigeno utili anche a prevenire il rischio di congelamento, la valutazione del versante sul quale procedere, l’alloggiamento dei vari campi base, etc.
Questa breve digressione per farti comprendere come la fortuna di un successo sia frutto di strategiche scelte e volontà piuttosto che casualità ed imprevisti occasionali.
Ogni volta che il mondo vede una persona di successo, nota solo la gloria pubblica, e mai i sacrifici fatti in privato per raggiungerla.
Vaibhav Shah
Ognuno di noi raccoglie ciò che semina. Se dalla vita non stai ricavando ciò che desideri e speri, molto probabilmente manchi di agire secondo le linee di un adeguato stile di pensiero e comportamento.
Cosa fare dunque più specificatamente?
Te lo spiego subito presentandoti 5 strategie considerate pietre miliari da coloro che, il successo, l’hanno ottenuto veramente (vedi per es. M. Zuckerber, B. Gates o R. Murdoch).
Vediamole insieme
#1. Dedicati ad una cosa per volta
Stamattina mi sono ritrovata in una situazione singolare: ero impegnata in una conversazione telefonica, mio figlio (contemporaneamente) mi si è avvicinato per riferirmi qualcosa a voce alta, e (sempre nello stesso momento) qualcuno citofonava al campanello di casa.
Inutile dire che nel giro di pochi secondi non ho capito più nulla, e anche fisicamente ho avvertito un capogiro accompagnato da un lieve senso di nausea.
Tre stimoli simultanei per la mia mente ed attenzione: troppi, e sufficienti a mandare il pensiero in rapida saturazione.
Nel business (come nella vita) la regola aurea per il successo è dedicarti anima e corpo ad una cosa solamente.
Attenzione: non ho scritto una cosa per volta…ma una cosa solamente (in tutto cioè).
Resisti alla tentazione di spaziare in molte direzioni (dalla mia esperienza personale, già tre sono sufficienti per creare confusione) e soffermati con precisione, esclusiva attenzione ed intento ad un solo ed unico obiettivo.
Così facendo non solo eviterai di disperdere tempo ed energie, ma massimizzerai risorse, capacità e dedizione.
Prendete un’idea. Pensate, sognate su di essa. Lasciate che il cervello, i muscoli, i nervi, ogni parte del vostro corpo sia pieno di questa idea e isolatevi da tutto il resto. Questa è la strada per il successo.
Swami Vivekananda
#2. Lavora sodo
Io non conosco nessuno che sia arrivato al vertice senza lavorare sodo. Questa è la ricetta. Non ti porterà sempre al vertice, ma potrai arrivarci abbastanza vicino.
Margaret Thatcher
Una volta individuato l’obiettivo cui dedicarti in modo esclusivo ed assoluto, lavoraci anima e corpo offrendo sempre il massimo delle tue energie e risorse (sia fisiche che mentali).
Se credi sia possibile fare fortuna restando comodamente seduto sul divano mentre fai zapping da un programma all’altro…ti stai sbagliando.
Se credi che per avere qualcosa sia sufficiente pensarla ardentemente e sognarla…ti devi svegliare.
Il successo arride a coloro che non temono di essere tra primi ad alzarsi e gli ultimi a coricarsi, che non si trattengono dal rimboccarsi le maniche nè indietreggiano quando il “gioco” si fa duro e faticoso.
Lavorare duramente non garantirà necessariamente di riuscire nell’impresa, ma certamente ti permetterà di giocare le tue carte ed essere finalmente in gara.
#3. Impara a fallire
Come recita un lungimirante proverbio giapponese, il fallimento insegna il successo.
Evita di crederti il migliore, e piuttosto apprendi a fare del tuo meglio sempre.
Rinnovati costantemente con letture, corsi, aggiornamenti periodici; osa senza aver timore di sperimentare; e rammenta che i successi migliori arrivano sempre dopo le più grandi delusioni.
Supera ogni tuo dubbio e perplessità, e permettiti di spingerti oltre i limiti delle tue convinzioni.
Certamente potrai cadere, fallire e inciampare; ma il punto per te non deve essere mantenerti al riparo da qualsiasi rischio, quanto piuttosto sperimentare facendo tesoro di ogni esperienza e dei tuoi passi falsi.
Fallimenti, ripetuti fallimenti, sono segnalibri sulla strada della realizzazione. Uno fallisce andando avanti verso il successo.
Charles Franklin Kattering
#4. Persevera
Non devi accontentarti cercando di fare del tuo meglio per mantenerti occupato.
Nè devi impiegare il tuo tempo (unico ed assoluto, l’unica cosa che nessuno ti restituirà mai) in progetti allettanti solamente perché scontati e semplici.
Scegli facendo dei tuoi desideri la tua priorità. Scegli coerentemente con chi sei e ciò che ti appassiona. E non cedere alla tentazione dei ripieghi e delle facili (e spesso ingannevoli) scorciatoie.
Dedicati a qualcosa che ti appassioni e ti corrisponda totalmente, prescindendo dalle eventuali (e talvolta inevitabili) fatiche annesse all’impresa cui hai deciso di dedicarti.
Le difficoltà sono all’ordine del giorno per tutti. E quanto più un sogno è ambizioso, tanto più è prezioso e meritevole di energie, costanza e perseveranza.
Inizia, e soprattutto finisci.
Indipendentemente da tutto e tutti.
Gli imprenditori registrano in media 3.8 fallimenti prima del successo finale. Ciò che distingue quelli che hanno successo è la loro incredibile persistenza.
Lisa M. Amos
#5. Collabora
Nessuno di noi è tanto forte quanto tutti noi messi insieme.
Affina l’arte della collaborazione, e circondati di un team di persone valenti e massimi esperte nel loro settore. Non confrontarti con le loro capacità e non temerne il talento; piuttosto, rendi ogni elemento a servizio di un unico business di cui insieme ne fate tutti parte.
Fai circolare le idee, collegati al prossimo, fai domande, mantieniti attivo in gruppi di discussione, apriti ai confronti, e mantieni ampia la tua rete di relazioni.
Come disse Margaret Thatcher: “La gente pensa che in cima non ci sia abbastanza spazio. Tendono a pensare come a una sorta di Everest. Il mio messaggio è che c’è un sacco di spazio in cima”.
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