Avanti ammettilo.
Vai a letto col telefono in mano e ti svegli pensando come prima cosa ad impossessarti nuovamente del medesimo telefono (provvidenzialmente lasciato sul comodino).
Ora lascia che ti dica una cosa: questo genere di abitudine a lungo andare rovinerà non solo le tue giornate ma anche la tua salute.
Ti spiego meglio cosa intendo.
Dal 1984 al 2015 la percentuale di persone che tengono un computer in casa è schizzata dall’1% al 79%.
Non solo.
Ormai quasi tutti – persino i bambini, oltre ad un computer ed un cellulare possiedono anche un tablet sul genere IPad o similari.
Questo significa che siamo tutti costantemente connessi ai nostri apparecchi digitali, ed anche quando siamo impegnati in altre attività come per esempio guidare, fare la coda in qualche negozio e cenare in compagnia di amici abbiamo il vizietto di tenere il telefono in mano.
Un momento ideale per resettare questa mente sovraccaricata di stimoli all-day-long è proprio quando si sta per andare a letto ma…è tale l’abitudine di spuntare le email, dare un’occhiata ai like del nostro ultimo post o sbriciare il feed di qualche social che spesso non resistiamo alla tentazione di portare un aggeggio elettronico persino sotto le lenzuola (e ormai ovunque nella vita).
Siamo diventati dei consumatori compulsivi di informazioni digitali arrivando a trascorrere una media di 9 ore giornaliere in compagnia di tv, tablet, video games, telefono e quant’altro.
Detto così suona un pò assurdo non è vero?
E in effetti la mente e la nostra vita sociale pare soffrire di questa assurdità, perchè – per quanto riguarda per esempio gli Stati Uniti:
- è aumentata la percentuale di suicidi (il 30% in più dal 2000 al 2016)
- è aumentata la percentuale di casi di depressione (il 33% in più dal 2013 al 2016)
- è aumentata la percentuale di ragazzi in età scolare che chiedono un supporto di tipo psicologico (quasi il doppio dal 2007 al 2017)
E non è una mera coincidenza.
Come afferma lo psicologo Jean Twenge nel suo libro “iGen: Why Today’s Super-Connected Kids Are Growing Up Less Rebellious, More Tolerant, Less Happy”, esiste una chiara correlazione tra infelicità, depressione, suicidi e l’uso degli apparecchi digitali (alle medesime conclusioni è giunto anche questo studio condotto dall’Università dell’Illinois).
Che fare dunque?
Inizia intervenendo nelle routine della prima mattinata (“chi ben comincia è già a metà dell’opera”, ricordi?) e crea una serie di nuove abitudini che ti rendano padrone del tuo telefono anziché esserne impadronito.
Telefonino, tablet, televisione a parte dunque, ecco 5 cose (in ordine sparso) che è importante tu faccia subito di primo mattino!
#1. Scrivi
Coricati lasciando carta e penna sul comodino, e non appena apri gli occhi annota eventuali intuizioni per la giornata…compiti/faccende su cui hai bisogno di metterti al lavoro nelle ore successive…e una chiara intenzione indispensabile ad orientare il resto delle ore a venire.
Non dimenticare di appuntare anche una piccola lista di ciò per cui scegli quel giorno di sentirti grato.
Così facendo guiderai i pensieri verso ciò che di bello e positivo arricchisce la tua esistenza, e sgraverai il cervello della miriade di cose che hai bisogno di ricordare/fare/programmare (liberando spazio nella tua mente).
Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio.
Jorge Luis Borges
#2. Medita
Dedica alcuni minuti del tuo tempo a calmare la mente, mettere ordine tra i tuoi pensieri, e focalizzarti sulla persona che desideri diventare ed essere.
Puoi usare della musica in sottofondo o servirti di una meditazione guidata.
Sono sufficienti davvero pochi minuti per generare cambiamenti molto profondi ed importanti a livello vibrazionale sia nel tuo corpo che nella mente.
In caso di dubbi (assolutamente leciti) questo post fa proprio al caso tuo.
Nella meditazione, lasci la superficie per andare in profondità. Prendi coscienza di un livello dell’esistenza al di sotto e al di là dell’attività frenetica dei pensieri.
Ulrich Ott
#3. Fai colazione con calma
Smetti di correre e di inseguire le mille cose cui hai la pretesa di dedicarti contemporaneamente, ed inizia ad assaporare la vita un boccone alla volta.
Ci sono routine che hanno bisogno di tempo, calma e presenza, ed il pasto più importante della giornata è assolutamente una di queste.
Gusta il cibo mentre lo mastichi, fai attenzione ai suoi sapori, ed ascolta anche se è gradito ed in linea con le esigenze del momento del tuo organismo.
Lo stomaco te ne sarà grato e con esso la vitalità ed energia di ogni parte del corpo.
Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell’esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza.
Gustave Flaubert
#4. Distendi i muscoli
Alzati e allunga le mani al cielo, apri le spalle, piegati fino a toccare con le mani la punta dei piedi e non appena torni in posizione eretta fai delle leggere circonduzioni con il collo.
Risveglia il tuo corpo con piccoli e profondi movimenti, e immagina di allungarti fino a toccare la sommità del cielo sopra di te.
Oltre ad una mente hai anche un involucro fisico: prenditene cura, sii consapevole del suo stato, e ricorda che per pensare e vivere bene hai bisogno di un corpo in salute ed energicamente attivo.
La mattina quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro.
Thich Nath Hanh
#5. Leggi
Non lasciare mai che qualcuno si serva della tua mente come cestino per buttare la sua immondizia.
Evita di dare la solita sbirciatina alle notizie on line, alle foto ammiccanti di chi si mette falsamente in posa, o ai commenti lamentosi di persone animate solo da tristezza, rabbia e paura.
Piuttosto prendi tra le mani un buon libro e leggi anche solo poche righe scelte a caso: davanti a te non hai semplici pagine di carta stampata ma uno strumento di connessione con menti e pensieri che si aprono a te affinché sia realmente possibile fare la differenza nel tuo mondo e nel mondo fuori di te.
Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.
Fabrizio Caramagna
Ora la parola a te:
- Che rapporto hai con il tuo smartphone?
- Cosa fai solitamente al mattino appena ti svegli?
- Quale abitudine senti assolutamente di dover iniziare a cambiare e correggere?
Ti aspetto nei commenti più sotto e…se il il post ti è piaciuto, aiutami a condividerlo con i pulsanti di sharing che trovi più sotto!